Indiani di Sardegna

Una voce importante nel programma elettorale del candidato al governo della Regione Sardegna, Ugo Cappe-sconi o Berlusc-acci, qual dir si voglia, è quella del capitolo “turismo”; infatti è evidente che il PDL vuole fare della nostra isola un paradiso turistico. Paradiso per chi? Basta riascoltare le parole del “nano rifatto” in un recente intervento in Gallura, che esplicitamente ha citato “i ricchi”. E i poveri sardi? Nessun problema!Dopo la cementificazione delle coste, dove sorgeranno strutture d’accoglienza turistica con sedi amministrative nel nord Italia, esclusi i pochi sardi che occuperanno mansioni quali cameriere, lavapiatti e addetti alle pulizie, i rimanenti diverranno gli INDIANI DI SARDEGNA, emulando quelli che sono oggi gli indiani d’America, o quello che è rimasto dei gloriosi popoli degli Apaches, dei Siux, degli Cheyennes, ecc..Gente che ancor oggi vive nelle riserve istituite un centinaio d’anni fa’. Ecco che oggi, gli indiani d’America, gli eredi di quei popoli che furono sterminati in nome del progresso, gli eredi di Geronimo, di Toro Seduto, di Grazy Horse sono costretti, per sopravvivere, a indossare gli antichi costumi e rappresentare antichi canti e balli per il diletto dei ricchi turisti d’oltre oceano, fornendo spettacoli che emulano le epiche gesta dei guerrieri pellerossa, arrotondando il tutto con la vendita di suovenir farlocchi che riproducono oggetti e armi in uso nei tempi passati. L’accostamento tra i sardi e indiani d’America, a qualcuno potrà sembrare fantasioso e fuori luogo; allora, guardiamo più da vicino cosa sta già accadendo nella nostra isola: andiamo ad esempio al porto di Cagliari, quando arrivano le navi da crociera! Piccola premessa: qualche anno fa, è stata edificata una mega struttura presso il molo Ichnusa chiamata terminal crociere, costata diversi milioni di euro, che non può essere utilizzata in quanto non possiede un fondale sufficiente per accogliere le grosse navi da crociera e, beffa nella beffa, il fondale non può essere dragato in quanto sul fondo giacciono dei reperti archeologici risalenti all’epoca romana, il tutto avvallato dall’attuale amministrazione di destra del Sindaco Floris. Detto questo, avviene che quando arriva una grossa nave da crociera viene ormeggiata presso il molo mercantile, e da quel momento, in caso di vento (cosa che avviene spesso), tutte le operazioni di carico e scarico dalle navi mercantili di sfuso vengono interrotte, costringendo gli operatori portuali alla cassa integrazione; le navi crociera ormeggiano verso mezzogiorno e per accogliere i croceristi sono stati allestiti un paio di gazebo dove all’interno si può usufruire di buffet con tutte le specialità eno-gastronomiche sarde, il tutto allietato dai canti e i balli di gruppi folk sardi con i loro coloriti costumi, proprio come gli indiani d’America.I croceristi dopo essersi ingozzati delle specialità sarde e dopo aver goduto dei canti e i balli( di cui non ci hanno capito una mazza) salgono sui pullman fanno un giretto per Cagliari, alle 16,oo risalgono a bordo e la nave salpa gli ormeggi. Questo è il turismo che vuole la destra di Berlusc-acci-Cappe-sconi, un turismo che leva una delle ultime cose rimaste ai sardi: LA DIGNITA’. Manrico CASINI - Quartu Sant’Elena

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