Abbiamo sempre fatto la nostra parte in questa regione, a favore dei lavoratori, per il superamento del precariato, per difendere le attività produttive, per costruire nuove occasioni di lavoro. La faremo anche questa volta, perchè sentiamo forte la responsabilità nei confronti dei cittadini, soprattutto di quelli che hanno maggiore bisogno.
La forza e la coerenza che abbiamo manifestato difendendo la pianificazione paesaggistica in Consiglio regionale, intendiamo esprimerla in questa difficile campagna elettorale e soprattutto, dopo, in Consiglio regionale.
A chi promette 100.000 nuovi posti di lavoro chiediamo di non fare demagogia. Noi abbiamo proposto e approvato norme che hanno dato risultati. La Sardegna dal dicembre 2004 al dicembre 2008, (rilevamenti trimestrali ISTAT) registra un incremento di 15.000 occupati e 9.000 disoccupati in meno, pari a circa il 40% dell'incremento, (42.000 unità), registrato in tutto il mezzogiorno d'Italia. I numeri non sono fantasia. Le persone in cerca di lavoro in Sardegna sono 75.000- per queste bisogna fare l'impossibile per garantire lavoro e inclusione sociale. Promettere però un incremento occupazionale oltre la piena occupazione è promettere l'impossibile. Insomma spararla grossa.
Rifondazione è una certezza. In Sardegna ancora di più. Nessun dubbio sulla sua tenuta può essere manifestato, da chi che sia. Tanto meno da chi in passato è stato promotore di scissioni."
Cagliari, 14 gennaio 2009
1 commento:
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