PRC Cagliari affianco ai cittadini di Sestu

Oggetto: protesta contro il ripetitore telefonico a SESTU. La segreteria della federazione provinciale di Cagliari del PRC si schiera dalla parte del comitato contro l’installazione del ripetitore telefonico di Sestu. I cittadini, giustamente, sono preoccupati per le ricadute sulla salute che potrebbero derivare da una costante esposizione alle radiazioni emesse dall’antenna. Nonostante la normativa nazionale preveda che siano di competenza dello Stato l’individuazione dei limiti di esposizione, i valori limite e gli obiettivi di qualità, rimangono ai comuni il potere dell’uso del territorio e in definitiva i criteri di localizzazione degli impianti in base a standards urbanistici. Non si comprende come sia possibile individuare nel centro abitato, in prossimità di abitazioni e di un asilo nido, il nuovo ripetitore telefonico; tanto meno se indicato su un “Piano antenne” approvato nel 2005. L’attenzione verso la salute dei cittadini deve essere massima e prioritaria rispetto a scelte di qualunque natura; l’amministrazione ha il dovere di pianificare l’uso del suo territorio, ma deve farlo nell’interesse della propria comunità. Non esistono ad oggi studi scientifici accertati ed incontrovertibili che dimostrano l’assoluta “innocuità” di tali emissioni. Di fronte a tale incertezza complessiva e ad uno scenario, italiano ed europeo, che vede aumentare ( parallelamente all’aumento dell’uso della telefonia mobile e di apparecchiature generanti “elettrosmog” ) l’insorgere di tumori, soprattutto tra i giovani e bambini, la prudenza è d’obbligo. Insomma: meglio prevenire che curare. Non è vero che l’amministrazione comunale non può fare niente! Sarebbe auspicabile una delibera urgente che blocchi i lavori e avviare, da subito, un confronto fra tecnici e cittadini per individuare le aree alternative idonee per la localizzazione ma soprattutto le aree e gli edifici realmente sensibili che per la loro condizione oggettiva necessitano di una particolare tutela. La priorità, insomma, è e deve rimanere la salute dei cittadini, la qualità della vita. Noi crediamo, inoltre, che debba essere portata avanti, da subito, una battaglia politica e sociale per una normativa regionale specifica sulla tutela della salute, minacciata dall’inquinamento elettromagnetico prodotto da impianti di telecomunicazione e radio televisivi. La Regione Sardegna ( grazie alla potestà legislativa concorrente delle Regioni ) non deve solo obbligare tutti i comuni a dotarsi di un Piano di Localizzazione ma deve anche stabilire i criteri e le modalità per la sua costruzione. Elemento imprescindibile è il confronto con la popolazione; l’attivazione di procedure e modalità che permettano un’ampia partecipazione e condivisione delle scelte. La politica è uno strumento dei cittadini non un “settore” a sé e per sé! Infine, si invitano i partiti del centro-destra di Sestu ( Forza Italia e Riformatori Sardi ) ad evitare qualsiasi strumentalizzazione politica sul tema. Infatti era proprio il decreto Gasparri ( centro-destra ) che prevedeva una ampia facoltà da parte dei gestori a posizionare gli impianti; fortuna che la Corte Costituzionale ( sentenza 2003 ) ha demandato alle Regioni e Comuni la competenza localizzativa e allo Stato solo l’individuazione dei valori limite ( in Italia 6 volt/metro ). Cagliari 17 Marzo 2009. Per la Segreteria Provinciale PRC Cagliari: Mariano Strazzeri-Segretario Provinciale, Michele Piras Jr – Responsabile comunicazione

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