Bertinotti: «Sono comunista. Punto».

di Stefano Bocconetti
Una polemica su una frase. Ma stavolta non è la solita denuncia sulla «leggerezza» della politica, sul dominio della comunicazione sulla politica. No, perché in realtà questa polemica rivela - addirittura più che nei congressi di partito - che a sinistra sono in campo due ipotesi. Di più: due culture, due filosofie...Leggi tutto

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono d’accordo con Bertinotti. In verità è proprio da questa “semplice frase” che deve ripartire il dibattito a sinistra. Non è in discussione il “grado” di comunismo che ognuno di noi pensa di avere. E’ in discussione la percezione diffusa che si ha della parola comunista. Quanto di negativo evoca questa parola. Mi dispiace soltanto che una discussione che dovrebbe essere molto seria e che andrebbe maggiormente approfondita ( e sarebbe ora !! ) venga banalizzata da “sterili polemiche”. Onestamente, però ( e dispiace dirlo ), da Paolo Ferrero e da Claudio Grassi non potevo aspettarmi altro! Anche io sono comunista, lo sono sempre stato e lo sarò anche in futuro. Non nego, però, la difficoltà che trovo a dichiararmi tale, per il semplice fatto che quando faccio tale affermazione ho la netta sensazione di non essere compreso. Che si associ a tale espressione un significato ben diverso rispetto alla mia identità politico-culturale.